Quanto fa GAIA Sus + GAIA Servizi ?

In questi giorni stiamo assistendo all’iter di fusione tra le due società municipalizzate, Gaia Sus e Gaia Servizi, le quali , insieme, daranno vita nel corso del 2016 ad una nuova unica società.

La fusione si è resa necessaria per ottenere alcune sinergie economiche come,  ad esempio, un unico consiglio d’amministrazione e, soprattutto, per cercare di rilanciare la società Gaia Servizi ad aprirsi a collaborazioni con altri Comuni limitrofi.

Dal nostro punto di vista questa è indubbiamente un’ operazione importante e strategica per il nostro Comune e, proprio per questo motivo,  avrebbe dovuto essere più pubblicizzata, partecipata e condivisa sia con gli addetti ai lavori, sia con coloro i quali sono i soci contribuenti più diretti: i cittadini bollatesi.

Invece stiamo assistendo ad un’operazione che sta avvenendo tutta dentro al palazzo, dove agli stessi addetti (per esempio ai consiglieri comunali delle commissioni finanziarie appositamente dedicate), chiamati ad esprimere opinioni e pareri, per i quali, eventualmente, dovranno anche risponderne in solido sotto il profilo finanziario, viene fornita pochissima documentazione allegata e senza un piano industriale che sia stato reso pubblico.

L’Amministrazione Comunale, cioè il socio di Gaia che dovrebbe garantire gli interessi dei propri cittadini, in occasione del prossimo Consiglio Comunale del 29 febbraio, chiederà di approvare la procedura semplificata che prevede la rinuncia allo Stato Patrimoniale di fusione. Cioè, in sostanza e come consente la legge , il progetto di fusione non sarà corredato da bilanci.

Crediamo che questa procedura, che ribadiamo è prevista dal codice civile e pertanto lecita, non sia opportuna e che,  senza un piano strategico industriale, chiaro e valido, le fusione non servirà ad alcunché, se non a procrastinare un po’ più in là nel tempo le criticità in cui versa Gaia Servizi. Per capirci meglio, da cittadini bollatesi solidali, reputiamo che una scarsa informazione potrebbe inficiare i giusti sforzi prodotti per raggiungere il risultato, perché, così come la si sta affrontando, la situazione ci sembra  un po’ come quando capita di entrare in uno di quei “simpatici” negozi dove non si leggono bene i cartellini del prezzo sulla merce, salvo poi scoprirli nel momento in cui l’esercente li batte sul registratore di cassa.

Nostra opinione quindi è che sarebbe più saggio rallentare i tempi della fusione stessa ed aspettare i dati dei due bilanci del 2015, che verranno pronti a brevissimo, entro il mese di aprile, per una maggiore condivisione del processo di ristrutturazione della nuova società e, soprattutto, chiediamo di poter conoscere il piano di sviluppo industriale e le nuove iniziative imprenditoriali che dovranno caratterizzare la nuova società municipalizzata

“L’inquinamento [a Bollate e] nelle grandi città”

L’ inquinamento delle grandi città è argomento di strettissima attualità. anche a Bollate.  Vogliamo portare l’attenzione su due contributi che fanno oggettivamente pensare.

Il primo è la decisione del Parlamento europeo di pochissimi giorni fa, che ha visto raddoppiare i limiti di emissioni di Nox, gli ossidi di azoto, per le auto, e che potete leggere in questo articolo de “il Fatto Quotidiano”:

Smog, il Parlamento europeo raddoppia i limiti di emissione per le auto. Verdi: “Regalo alla Merkel e alle lobby”

Il secondo contributo è :

 “L’inquinamento nelle grandi città: intervista ad Angelo Bonelli”

 rilasciata qualche giorno prima realizzata da Lanfranco Palazzolo con Angelo Bonelli (membro dell’esecutivo della Federazione dei Verdi).

L’intervista è stata registrata lunedì 28 dicembre 2015 alle 15:18. Nel corso dell’intervista sono stati trattati i seguenti temi: Ambiente, Aria, Auto, Clima, Commercio, Controlli, Ecologia, Economia, Elettricita’, Energia, Europa, Finanza Pubblica, Galletti, Infrazioni, Inquinamento, Investimenti, Milano, Pisapia, Politica, Regioni, Roma, Salute, Salvini, Sanita’, Scandali, Servizi Pubblici, Sindaci, Tasse, Traffico, Trasporti, Tronca, Volkswagen.

Buona lettura e buon ascolto.

Ottima notizia: “Rigenerazione urbana, al via il processo di partecipazione”

Bene, sul sito internet istituzionale del Comune di Bollate, apprendiamo di un’ ottima notizia, ancor più se divulgata dopo una nostra precisa richiesta, contenuta ed articolata con altre, avanzata lo stesso giorno e qualche ora prima

Resta da definire chi decida e sulla base di cosa si rientri nella categoria degli “stakeholder” e, soprattutto, se il lasso di tempo scelto possa consentire un’adeguata risposta ed effettiva PARTECIPAZIONE.

Noi, chiaramente, ci auguriamo di sì.

Ma tutto è perfettibile, intanto buon  HOP (hop)  a tutti!


urbanistica ed edilizia privata

  05/02/2016

RIGENERAZIONE URBANA, AL VIA IL PROCESSO DI PARTECIPAZIONE

Inizia il processo di partecipazione connesso al progetto di Rigenerazione urbana complessiva e di inclusione sociale, che sarà attuato a Bollate mediante il sostegno finanziario della Comunità Europea e della Regione Lombardia.

 

Con HOP! FAI UN SALTO E RIGENERA BOLLATE, parte quindi l’attività partecipativa finalizzata a coinvolgere le parti presenti sul territorio per costruire insieme le azioni dirette a realizzare lo Sviluppo Urbano Sostenibile.

Per un periodo di cinque mesi verrà svolto un percorso comune di rigenerazione di idee, con il quale si tenterà di eseguire un lavoro di selezione dei propositi più significativi per renderli poi concreti nella realtà locale. Si partirà dalle buone esperienze per formulare le giuste domande per il nostro territorio in modo da conseguire le soluzioni strategiche integrate risolutive delle problematiche sociali, culturali, economiche, ambientali e demografiche del nostro contesto territoriale.

Il progetto HOP! FAI UN SALTO E RIGENERA BOLLATE comprende una serie di laboratori che costituiranno la sede in cui elaborare le idee per il futuro della nostra città. La prima fase di lavoro denominata “Fare Rete” prevede tre laboratori di condivisione delle buone pratiche, nel corso dei quali sarà possibile sollevare dubbi, problemi, esprimere opinioni e propositi.

Il primo di tali laboratori è rivolto agli stakeholder, mentre nei laboratori successivi verranno coinvolti i cittadini e la compagine politica per consentire un percorso mirato.

IL PRIMO LABORATORIO SI TERRA’

MARTEDI’ 9 FEBBRAIO 2016, dalle ore 16.30 alle ore 18.30

BIBLIOTECA COMUNALE
PIAZZA C.A. DELLA CHIESA, 30 – BOLLATE (MI)”

 

Iniziativa comune di mobilitazione in favore degli abitanti delle case Aler di via Turati

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Fonte: CCDP e Scheda progetto: Università di Parma

CONSIDERATO

  • che la situazione di degrado in cui versano le case Aler di via Turati continua ad essere preoccupante;
  • che i lavori di ristrutturazione, nonostante i proclami pre-elettorali del 2015, sembrano essere ad oggi in seria fase di stallo o comunque procedere molto a rilento rispetto a quanto le condizioni abitative degli inquilini meriterebbero;
  • che sembra poi, addirittura, che alcuni interventi abbiano peggiorato lo stato degli appartamenti esponendoli ad infiltrazioni pericolose, malsane e invivibili;
  • che comunque in data 7 gennaio 2016 il Sindaco, accompagnato dal capo cantiere, rilevava, documentava e condivideva in un gruppo facebook locale, la seguente situazione rilievo vssallo

CI CHIEDIAMO

  • se sia possibile avere più dettagli ufficiali e un monitoraggio costante e dedicato alla situazione e all’oggi, dato che le notizie nel merito fornite da parte dell’Amministrazione attuale e rintracciabili nel sito internet istituzionale, sembrano ferme ad un comunicato del 23 ottobre 2015, in cui si affermava che i 9,5 milioni di euro, stanziati da parte di Regione Lombardia e in disponibilità di Aler,  risultavano depositati presso un conto corrente dedicato;
  • se sia possibile inoltre, sempre a fronte degli elementi evidenziati, avviare in modo celere i processi di partecipazione previsti dal progetto di“riqualificazione urbana sostenibile”, che riguarda l’area compresa tra via Vittorio Veneto, via Repubblica, la strada Statale Varesina e via Verdi, al centro della quale vi sono proprio gli appartamenti Aler di via Turati 40, e finanziato con gli ulteriori 7,5 milioni di euro di fondi europei recentemente “piovuti” sulla testa dei bollatesi;
  • fino a che punto si debba sperare che le condizioni climatiche non accentuino i profondi disagi abitativi di molti degli inquilini di Aler, in tutto e per tutto pari in dignità, diritti oltre che doveri, a tutti gli  altri cittadini bollatesi, con la differenza di essere stati provati ormai da troppi anni di attese e promesse per un miglioramento delle loro condizioni abitative.

CONVINTI

CHIEDIAMO A TUTTE LE FORZE POLITICHE LOCALI

ai loro responsabili e rappresentanti nel Consiglio Comunale di intraprendere, in modo coeso e deciso, tutte le iniziative utili, atte ad informare, sensibilizzare e rendere partecipe la cittadinanza su quanto sta accadendo, sullo stato di fatto attuale, sulle sorti del complesso edilizio citato e di chi lo vive e lo abita.

L’intento è quello di levare una voce unitaria e forte che spinga tutte le istituzioni e gli enti responsabili, Aler in primis, a conseguire con chiarezza e responsabilità, gli impegni promessi in maniera efficiente, in tempi ormai urgenti e non più prorogabili, che la ristrutturazione di quest’opera richiede.

GLI INQUILINI ALER NON DEVONO PIÙ ASPETTARE, I BOLLATESI TUTTI NON POSSONO PIÙ STARE FERMI A GUARDARE.