In attesa di avere ulteriori precisazioni in merito al problema dell’innalzamento della falda acquifera a Bollate e nei comuni limitrofi e della sua inevitabile correlazione con il progetto che prevede la realizzazione delle vasche di laminazione del Seveso, previste al confine tra Bollate e Senago, tema sul quale torneremo nei prossimi giorni, invitiamo i nostri concittadini alla lettura di questo articolo pubblicato sul sito de “la Repubblica” il 13 dicembre 2015 : “Milano, 9 milioni dal Comune per riqualificare i canali del fiume Seveso “
<< Dal Comune di Milano arrivano altri nove milioni di euro per interventi straordinari di manutenzione dei corsi d’acqua a valle del Seveso decisi con due delibere approvate dalla Giunta con le quali Palazzo Marino ha approvato “importanti interventi che andranno a contenere il rischio idrogeologico rappresentato dal fiume”. Il primo intervento riguarda il consolidamento di Cavo Redefossi, nel tratto tra piazza Cinque Giornate e corso Lodi. I lavori, per un importo pari a 7 milioni e 200mila euro, sono finanziati dal programma statale #italiasicura e saranno realizzati successivamente a quelli per il consolidamento del primo tratto del canale sotterraneo, tra Piazza Oberdan e Piazza Cinque Giornate (già finanziati dal Comune per un importo di 7.650.000 euro).
Il secondo stanziamento – oltre 1 milione e mezzo di euro -, riguarda il risanamento del canale sotterraneo del Naviglio Martesana che scorre sotto via Melchiorre Gioia, fra via Pirelli e viale della Liberazione, nel quale confluiscono le acque del Seveso. I lavori saranno eseguiti da MM spa e prevedono la riqualificazione delle gallerie sotterranee in cui scorre il fiume, con il ripristino delle condizioni della struttura dei canali e quindi il miglioramento del flusso del Seveso, che nel suo tratto confluisce prima nella Martesana, poi nel Cavo Redefossi.
“Il nostro impegno affinché il Seveso non rappresenti più una minaccia per i milanesi è costante e concreto – sottolinea l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran – questi interventi fanno parte del grande piano di contenimento dell’emergenza che prevede anche la depurazione delle acque e la realizzazione delle quattro vasche di laminazione”.>>