Invito alla lettura (e ad una replica…) 


Riprendiamo una lettera pubblicata recentemente sulle pagine de” il notiziario” , per sottolineare come a Bollate, fortunatamente, non vi siano i soli cittadini bollatesi solidali ad evidenziare criticità nella gestione dei servizi dedicati all’infanzia e alla fasce più giovani della nostra comunità, oltre che alle altre tematiche relative allo sviluppo del nostro territorio, legate al consumo di suolo e all’edificazione di supermercati e centri commerciali .Invitiamo quindi i nostri concittadini a prendere visione dei contenuti della lettera scritta da Marco Balzano, giovane ed autorevole scrittore, che ha fregiato la città intera con il suo recente successo letterario. 

A lui e a tutti i bollatesi andrebbero fornite immediate risposte. È e resta nostra opinione che sia sbagliato procedere ad assumere decisioni così importanti , come quella di chiudere questo tipo di servizi, ancora prima di  averne attivato altri in sostituzione degli stessi, perché la prima domanda, la più scontata, è chiedersi cosa dovranno fare i genitori e i bambini , da qui a gennaio 2017.

Attendendo di poter incontrare l’assessore Leone nei prossimi giorni, e quindi di potervi scrivere le nostre impressioni sulla vicenda “giocotanto”, vi auguriamo una buona lettura e , come di consueto, una serena domenica.

Cittadini Bollatesi Solidali

Buon 1° Maggio

Quarto_Stato.jpg

(Il quarto statoattenzione, quello vero  è un dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo)

I membri del nostro gruppo augurano a tutti i cittadini bollatesi – ma non solo – di trascorrere un buon 1° maggio. Nel farlo, vogliono proporre una veloce raccolta di articoli e contributi audio e video inerenti la festa del lavoro ed una serie di questioni ad esso strettamente connesse.

Non si ha la pretesa di aver fatto una selezione completa ed esaustiva ma, riprendendo queste informazioni direttamente dalle loro fonti, si spera di poter contribuire ad informare e sensibilizzare per porre attenzione alle dinamiche in atto, sia positive che critiche, sia a livello nazionale che locale, quindi metropolitano e bollatese.

Cittadini Bollatesi Solidali

FESTA DEL LAVORO

PENSIONI

OCCUPAZIONE E FORMAZIONE GIOVANILI (E NON SOLO)

Nota:  Bollate, al momento, non fa più parte di AFOL, poiché ne è uscita per volontà della precedente Amministrazione Comunale (05/12/2012)  . I CBS si augurano che vi si possa rientrare al più presto.

IL DOPO EXPO

 

Nota: noi CBS, in merito all’argomento “Dopo Expo” , avevamo già fatto osservare che

LA TASSAZIONE DEL LAVORO A BOLLATE

  • Come riportato in un articolo a pagina 49 de “il Notiziario” del 29 aprile 2016, a firma di Piero Uboldi , e a cui si rimanda per i dovuti approfondimenti , Bollate “ … è il comune che in assoluto ha tassa rifiuti [Tari] più alta di tutti (anche di Milano) per i capannoni, alta addirittura il triplo della media dei 100 comuni analizzati. Come a dire che chi vuole portare lavoro a Bollate se ne pente amaramente quando paga la tassa rifiuti … Anche per gli uffici Bollate è carissima, ma in questo caso è al 5° posto, con una tassa che è poco meno del doppio della media … Per l’Imu…Bollate [è] nella media … per i capannoni e sotto la media per gli uffici, mentre per la Tasi [è] sopra la media, attorno alla 25a posizione. Bollate primeggia anche nell’addizionale Irpef, trovandosi nella fascia più alta…. Assolombarda fa poi una sintesi dei dati, sommando le varie le varie tasse (escluse addizionale Irpef e oneri di urbanizzazione) ed è qui che emerge il dato più brutto: Bollate è il comune che (a parte Milano) tassa di più in assoluto i capannoni industriali … Per quanto riguarda gli uffici, Bollate è attorno alla 20a posizione … per le tasse su chi vuole costruire un capannone nuovo e  … uffici nuovi …  Bollate è attorno al 20° posto… E, analizzando i dati complessivi (capannoni + uffici ) degli ultimi 4 anni (dal 2012 al 2015) Assolombarda dice che a Bollate la situazione è molto peggiorata (prima era 14° su 100 comuni adesso è 8° come tassazione complessiva… Insomma se volete spostare la vostra attività non andate a Bollate”.

Nota: I CBS, chiaramente, si augurano che l’attuale Amministrazione Comunale possa porre rimedio alle problematiche esposte in questo ultimo punto, e che possa farlo al più presto possibile.

Profughi a Bollate? Con un progetto serio di accoglienza si può.

 

Questo slideshow richiede JavaScript.

La notizia ha riempito le prime pagine dei giornali locali e nazionali di qualche giorno fa: centinaia di profughi sistemati al confine di Bollate nell’area Expo. Subito si è scatenata la protesta e la preoccupazione dei politici e dei cittadini, ora rientrata perché gli immigrati sono stati spostati altrove.Tutti sappiamo che questo è un modo di operare che segue la logica dell’emergenza piuttosto che quella del governo del problema. Cosa fare allora? Come muoversi?

Il fenomeno migratorio è ormai un dato di fatto del nostro tempo e dei nostri territori. Se non si parte da questa consapevolezza non riusciremo mai ad affrontare adeguatamente il problema (che è in realtà insieme anche una risorsa) né come Europa, né come Italia e nemmeno come città di Bollate. Sentiamo spesso dire, a ragione, che bisogna passare dalla fase dell’emergenza alla fase del governo del fenomeno migratorio; perciò occorre per quanto possibile preparare, programmare e gestire al meglio tutti gli aspetti che riguardano l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione di tante persone che fuggono da guerre, miseria, catastrofi naturali, regimi politici autoritari. Non è nostra intenzione affrontare in questo contributo di riflessione il problema dell’immigrazione in quanto tale, né tanto meno inseguire facili slogan che alzano polveroni mediatici ma non costruiscono nulla. Proviamo piuttosto ad avanzare una proposta politico-amministrativa, che non vuole essere originale, e di fatto non lo è – esperienze simili sono già in corso anche in Italia – ma concreta, percorribile e in linea con l’obiettivo di governare il fenomeno migratorio.

Per non rincorrere la situazione e trovarsi inevitabilmente impreparati a gestire domani l’accoglienza improvvisa e numerosa di immigrati, pensiamo che la nostra città oggi possa perseguire l’obiettivo di creare le condizioni per privilegiare l’accoglienza diffusa dei migranti nel territorio. Come? Innanzitutto bisogna censire gli appartamenti sfitti presenti in città e proporre ai proprietari di metterli a disposizione per accogliere nuclei familiari di immigrati/profughi. Certo la Prefettura e il Comune devono farsi garanti di una serie di aspetti: l’affitto/convenzione d’uso e forme di incentivo (es. sgravi su tasse locali). Pensiamo, poi, sia utile e funzionale che nella gestione effettiva dei nuclei familiari accolti siano coinvolti direttamente associazioni del settore, che in modo più agile e puntuale sanno farsi carico delle problematiche inerenti il fenomeno migratorio. Al Comune in particolare, a nostro parere, spetterebbe un ruolo di supervisione e regia dell’azione nel suo complesso, promuovendo una rete di solidarietà in città che programmi corsi di italiano, incontri con la cittadinanza sul progetto, iniziative che valorizzino gli scambi culturali e la convivenza.

Siamo sicuri che in questo modo la gran parte dei cittadini, le parrocchie, le associazioni e gli enti di volontariato di Bollate saranno convintamente al fianco dell’amministrazione comunale.

Di fronte alla scontata obiezione e critica di chi dirà: “ E chi pensa agli italiani in difficoltà, senza lavoro e magari senza casa?”, rispondiamo che quest’azione di accoglienza e sostegno non è in alternativa ad un’altra, anzi può essere un modello di intervento valido anche per altri bisogni.

​Cittadini Bollatesi Solidali