Dopo il C.A.G. di Ospiate si chiude anche ” Giocotanto”. Che cosa sta succedendo? 

Dalle cronache giornalistiche locali di qualche giorno fa  l’Assessore alla Politiche educative  di Bollate, Salvatore Leone,  fa sapere ai bollatesi che: “Abbiamo avvertito la necessità e l’urgenza di scegliere prioritariamente ambiti di competenza istituzionale, di gestire il personale sulla base delle risorse e delle leggi che il Governo impone, ipotizzare nuovi servizi coerenti con la funzione di servizio di pubblica utilità. L’obiettivo è un utilizzo responsabile delle risorse pubbliche, e la precisa definizione degli ambiti d’intervento, anche rivolgendosi al libero mercato (o alle aziende in house) per la scelta di operatori qualificati”.

A fronte di questa nuova linea strategica, l’Amministrazione comunale di Bollate ha deciso di sospendere fino a fine anno il servizio Giocotanto, con le sue peculiari ed apprezzate attività. “Si perseguirà comunque – precisa l’Assessore – con realismo, determinazione e perseveranza, l’obiettivo di una prossima riapertura, secondo un’ipotesi educativa ed organizzativa rinnovata e potenziata”. E il riavvio delle attività potrà essere ipotizzato per il prossimo gennaio 2017.

Le ragioni della chiusura, che si spera solo momentanea, di Giocotanto, sono da attribuire esclusivamente a motivazioni di carattere economico e normativo, che hanno inciso sulla riorganizzazione complessiva del personale destinato ai servizi prima infanzia.

“Il nuovo avvio del servizio – conclude l’Assessore Leone – terrà conto delle positive esperienze maturate da Giocotanto. L’idea è di mantenerlo come uno spazio educativo finalizzato allo sviluppo del bambino, con l’eventuale possibilità di utilizzarlo per la creazione di un nuovo spazio di confronto e di attività strutturate per le famiglie”


A commento di quanto sopra, noi Cittadini Bollatesi Solidali, al solito, dopo aver letto e riletto il comunicato stampa sopra riportato,  ci siamo confrontati e abbIamo fatto sintesi delle nostre impressioni: l’unica cosa chiara del comunicato, a nostro parere, è che questo servizio viene chiuso. Tutto il resto è fumoso e rimandato ad un futuro ancora lontano.

 Non è, ahi noi, la prima volta che l’Amministrazione  comunale procede in questo modo: a fine dicembre 2015, infatti, è stato chiuso il Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) di Ospiate,  rivolto ai preadolescenti, ora si sospende Giocotanto dedicato ai bambini della prima infanzia e alle loro famiglie. E’ mai possibile che un’Amministrazione di centrosinistra tagli servizi educativi e sociali come se nulla fosse, adducendo motivi economici e normativi, senza specificare niente di più? Non è in questione la facoltà legittima di chi governa la città di rivedere e ribaltare, se lo ritiene opportuno e migliorativo, servizi di sua competenza, ma insieme presenti un progetto alternativo chiaro, sostenibile, qualificato. Altrimenti la notizia è che un servizio di lungo corso ed apprezzato cessa e poi… poi si vedrà. L’assessore Leone qualche settimana fa ha rilasciato un’intervista nella quale parlava della “città a misura di bambin”. L’intenzione è bella e interessante; è un punto di vista diverso e particolare con il quale guardare alla nostra Bollate e alle sue tante problematiche. Bene, ma poi si parte con la chiusura, pardon, “sospensione” di Giocotanto. Qualcosa non torna. L’assessore Leone “tiri fuori gli artigli” e difenda con forza i tanti e qualificati servizi per i più giovani che Bollate offre; ne aggiunga di nuovi. Basta con la manfrina dei “motivi economici”. Attendiamo allora con fiducia di vedere finalmente un progetto alternativo o comunque diverso, se per ora siamo fermi a tolgo questo e quello.

Noi CBS , nel frattempo e sempre con fiducia,  desiderosi di volerne capire di più, attendiamo anche un riscontro positivo alla nostra richiesta di un incontro con l’assessore Leone, inviata al suo indirizzo di posta istituzionale. 

Buon 1° Maggio

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(Il quarto statoattenzione, quello vero  è un dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo)

I membri del nostro gruppo augurano a tutti i cittadini bollatesi – ma non solo – di trascorrere un buon 1° maggio. Nel farlo, vogliono proporre una veloce raccolta di articoli e contributi audio e video inerenti la festa del lavoro ed una serie di questioni ad esso strettamente connesse.

Non si ha la pretesa di aver fatto una selezione completa ed esaustiva ma, riprendendo queste informazioni direttamente dalle loro fonti, si spera di poter contribuire ad informare e sensibilizzare per porre attenzione alle dinamiche in atto, sia positive che critiche, sia a livello nazionale che locale, quindi metropolitano e bollatese.

Cittadini Bollatesi Solidali

FESTA DEL LAVORO

PENSIONI

OCCUPAZIONE E FORMAZIONE GIOVANILI (E NON SOLO)

Nota:  Bollate, al momento, non fa più parte di AFOL, poiché ne è uscita per volontà della precedente Amministrazione Comunale (05/12/2012)  . I CBS si augurano che vi si possa rientrare al più presto.

IL DOPO EXPO

 

Nota: noi CBS, in merito all’argomento “Dopo Expo” , avevamo già fatto osservare che

LA TASSAZIONE DEL LAVORO A BOLLATE

  • Come riportato in un articolo a pagina 49 de “il Notiziario” del 29 aprile 2016, a firma di Piero Uboldi , e a cui si rimanda per i dovuti approfondimenti , Bollate “ … è il comune che in assoluto ha tassa rifiuti [Tari] più alta di tutti (anche di Milano) per i capannoni, alta addirittura il triplo della media dei 100 comuni analizzati. Come a dire che chi vuole portare lavoro a Bollate se ne pente amaramente quando paga la tassa rifiuti … Anche per gli uffici Bollate è carissima, ma in questo caso è al 5° posto, con una tassa che è poco meno del doppio della media … Per l’Imu…Bollate [è] nella media … per i capannoni e sotto la media per gli uffici, mentre per la Tasi [è] sopra la media, attorno alla 25a posizione. Bollate primeggia anche nell’addizionale Irpef, trovandosi nella fascia più alta…. Assolombarda fa poi una sintesi dei dati, sommando le varie le varie tasse (escluse addizionale Irpef e oneri di urbanizzazione) ed è qui che emerge il dato più brutto: Bollate è il comune che (a parte Milano) tassa di più in assoluto i capannoni industriali … Per quanto riguarda gli uffici, Bollate è attorno alla 20a posizione … per le tasse su chi vuole costruire un capannone nuovo e  … uffici nuovi …  Bollate è attorno al 20° posto… E, analizzando i dati complessivi (capannoni + uffici ) degli ultimi 4 anni (dal 2012 al 2015) Assolombarda dice che a Bollate la situazione è molto peggiorata (prima era 14° su 100 comuni adesso è 8° come tassazione complessiva… Insomma se volete spostare la vostra attività non andate a Bollate”.

Nota: I CBS, chiaramente, si augurano che l’attuale Amministrazione Comunale possa porre rimedio alle problematiche esposte in questo ultimo punto, e che possa farlo al più presto possibile.

Si aumentano le tasse e si tagliano i servizi?

funerale

La notizia è arrivata improvvisa poco prima di Natale; il Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) di Ospiate, Passepartout, chiude. Lo ha annunciato in un’intervista l’assessore Salvatore Leone (si veda Il Notiziario del 18 dicembre scorso). Così una quindicina di ragazzi delle scuole medie e del biennio delle superiori che frequentavano il Centro, e le loro famiglie, si trovano ora senza un punto di riferimento educativo e sociale. Ne è testimonianza anche la lettera di una mamma, Loredana, pubblicata sempre su Il Notiziario del 24 dicembre, che chiede conto all’amministrazione cittadina di questa decisione. L’alternativa è quella di portare questi ragazzi al CAG di Cascina del Sole; ma con quali mezzi? E chi li porterebbe? I genitori, i nonni disponibili? Di fatto siamo di fronte alla chiusura di un servizio educativo e sociale della città a fronte di un robusto aumento della tassa sulla casa (TASI), giustificato dal dover coprire un buco di bilancio ( chi scrive ingenuamente pensava che dietro ci fosse l’impegno a coprire le spese dei servizi in atto, ma…). Non era davvero possibile in nessun caso garantire il servizio del CAG di Ospiate almeno fino alla fine dell’anno scolastico in corso? Non c’era altro eventualmente da tagliare?
Non si discute, anzi può essere foriera di sviluppi interessanti, la prospettiva, che l’Assessore Leone delinea, di far vivere la scuola anche nel pomeriggio con iniziative varie e con i relativi finanziamenti. Ma in questi prossimi mesi di confronto e progettazione non era davvero possibile mantenere questo servizio aperto?
Se un’amministrazione di centro sinistra taglia o ridimensiona servizi che riguardano fasce fragili, deboli o comunque che interessano l’ambito adolescenziale – in un Paese, l’Italia, che soffre enormemente di squilibri generazionali – cosa rimane?
Un’ultima nota a margine; Bollate sta diventando la città dei supermercati: Tigros, forse Conad e poi il paventato Centro Commerciale di Cassina Nuova / Cascina del Sole. Sarà questo il destino di Bollate del XXI secolo? È questo il futuro che si prospetta alle future generazioni, magari destinate a ritrovarsi attorno a qualche gioco d’acqua o comodi divanetti e sedute di qualche bar in questi ennesi luoghi del consumismo,  piuttosto che in luoghi più adatti dove apprendere e condividere i veri valori formativi della socialità? Così passeremo alla storia? Mamma mia…